Sgrassare e pulire con alcool

Quando spolverare non basta e bisogna rimuovere lo sporco più ostinato dalle superfici vengono in soccorso vari prodotti.
Avvertenze: quando si maneggiano alcol e/o sgrassatori, avere cura di indossare sempre dei guanti in lattice o gomma, che possono essere monouso o riutilizzabili.
Non toccarsi mai occhi, naso e bocca con i guanti sporchi, in quanto il prodotto potrebbe causare irritazioni.

Mobili generici

1: rimuovere gli oggetti posti sui mobili o dentro ai cassetti, vedere la guida per spolverare;
2: prendere uno spruzzatore di alcol denaturato e spruzzarne un po’ sul mobile da pulire. in alternativa, in commercio si trovano delle salviettine monouso già imbevute di alcol. Se si utilizzano saltare questa azione;
3: passare uno straccio su tutta la superficie per distribuire l’alcol e permettergli di agire;;
4: sciacquare lo straccio sotto l’acqua corrente e ripassarlo sulla superficie per togliere le tracce e l’odore di alcol;
5: asciugare la superficie con un altro straccio o con carta assorbente.
Se non si spolvera per molto tempo, perché magari si è stati via a lungo e la casa è rimasta chiusa, si possono rimuovere i grumi di polvere con dell’alcool e uno straccio.
Per pulire i mobili di legno, è necessario diluire l’alcol in acqua altrimenti sarebbe troppo aggressivo.

Bagno

Il bagno si divide in due categorie: sanitari e mobili generici.
I sanitari sono: gabinetto, bidet, lavandino, piatto doccia e/o vasca. Le pareti della doccia vanno pulite in un modo a parte spiegato successivamente.
Si può decidere di pulire prima i sanitari e poi il resto dei mobili, e si può decidere se pulire un sanitario alla volta oppure se pulirli tutti insieme.

  • mobili generici e ripiani: per queste superfici si usi il metodo descritto nel paragrafo precedente sui mobili generici, sostituendo, se si ritiene opportuno, l’alcol con uno sgrassatore e lo straccio con una spugna. Se i mobili sono di marmo, avere cura di usare sempre la spugna dalla parte morbida e mai da quella ruvida, perché potrebbe graffiare la superficie.
  • Lavandino, bidet e vasca da bagno/piatto doccia:
    Questi sanitari possono essere puliti con lo stesso metodo, e possono essere puliti tutti insieme o uno per volta. Se l’acqua della zona in cui si abita è ricca di calcare, è raccomandabile usare un prodotto anti calcare sui sanitari al posto dello sgrassatore.
    1: togliere gli oggetti come porta sapone, porta spazzolino e prodotti vari da queste superfici;
    2: indossare i guanti, anche un guanto solo se si riesce a coprire tutta la superficie con una sola mano, oppure due se si vuol proteggere anche l’altra mano dai prodotti corrosivi.
    Se si usa un guanto solo, con la mano scoperta si può verificare di aver tolto le incrostazioni più ostinate, anche se consiglio di usare comunque un guanto sottile per evitare di toccarsi accidentalmente il viso con la mano che è venuta a contatto con lo sgrassatore. I guanti monouso sono adatti a questo tipo di mansione poiché sottili, al punto di permetterci di percepire le incrostazioni con le dita.
    Esiste anche un tipo di guanto a manopola che sul palmo ha una spugna incorporata, quindi basta far scorrere la mano per ottenere già l’effetto spugna senza doverne prendere una a parte. Il difetto di questo guanto con spugna incorporata è che è un po’ ingombrante, poiché deve necessariamente adattarsi a ogni tipo di mano, quindi richiede di essere strizzato più volte per togliere ogni residuo o acqua in eccesso;
    3: far girare la sicura dello sgrassatore per aprirlo;
    4: spruzzare lo sgrassatore. Il numero di spruzzi varia in base alla superficie da coprire, di solito per un lavandino ne bastano 3, uno al centro della vasca e un paio sul bordo, mentre magari per la doccia o la vasca ce ne vogliono 6 o 8, è raccomandabile anche fare uno spruzzo sul rubinetto;
    5: prendere la spugna (se non si usa il guanto con spugna incorporata) e incominciare a passarla su tutta la superficie per spandere lo sgrassatore. Iniziare dal rubinetto, avendo cura di girarci bene intorno, proseguire sui lati del rubinetto, poi scendere lungo i bordi della vasca e coprire la vasca intera;
    6: fare particolare attenzione al tappo di scarico e allo sbocco per l’acqua che vanno calcati più volte per rimuovere lo sporco che vi si annida;
    7: calcare bene la superficie o usare il lato ruvido della spugna dove si sentono protuberanze ruvide, che di solito sono residui di dentifricio o di sapone, finché queste non si sciolgono. Si notano meglio se si usano guanti molto sottili, in questo caso il guanto-spugna non aiuta molto;
    8: passare anche le superfici esterne come il gambo del bidet o le pareti esterne della vasca;
    9: chiudere la sicura dello sgrassatore una volta terminato l’utilizzo;
    N.B. prima di pulire il piatto doccia o lo scarico della vasca da bagno, controllare che non ci siano capelli annidati nel tappo. Se sono presenti, rimuoverli con le mani prima di spruzzarci lo sgrassatore. Attenzione! verrebbe naturale gettare i capelli nel gabinetto, ma è meglio buttarli nell’indifferenziato poiché non si biodegradano rapidamente e potrebbero intasare le tubature e arrivare alle falde acquifere;
    10: sciacquare la spugna sotto l’acqua corrente, avendo cura di strizzarla bene più volte in modo da rimuovere i residui di sgrassatore;
    11: chiudere il tappo di scarico e lasciare scorrere l’acqua per un paio di secondi, dopo di che usare quest’acqua per sciacquare la superficie;
    12: ripetere i movimenti di prima, questa volta per togliere lo sgrassatore;
    13: riaprire lo scarico e sciacquare di nuovo la spugna;
    14: passare le superfici con un panno per asciugarle, quest’ultimo passaggio è facoltativo, ma diventa obbligatorio se si hanno i rubinetti in acciaio, in quanto l’acqua residua potrebbe lasciare degli aloni una volta asciugata in maniera naturale.
    Per le pareti della doccia è consigliato usare un prodotto anticalcare al posto dello sgrassatore, in quanto il calcare aderisce molto di più sul vetro.
    Ripetere i movimenti scritti sopra, coprendo tutte le ante della doccia, facendole scorrere e passando anche le scannellature o binari, se la doccia ne possiede.

  • Gabinetto:
    Le pareti, sia esterne che interne, comprese di tavoletta e coperchio e cassetta di scarico possono essere pulite con lo stesso metodo di prima, ovvero con sgrassatore e spugna, strofinando prima la tavoletta, coperchio, cassetta, l’interno e infine le pareti esterne e il gambo.
    Cambiare l’acqua con cui si sciacqua l’interno e l’esterno, perché le pareti sono soggette a diversi tipi di batteri.
    Per la parte interna a contatto con l’acqua, bisogna metterci del gel disincrostante. Una volta messo il gel, lasciarlo agire per circa mezz’ora e verrà smaltito poi la prima volta che si tirerà lo sciacquone. Dopo aver messo il gel, utilizzare lo spazzolone, facendo dei movimenti circolari energici contro le pareti interne del gabinetto in modo da rimuovere lo sporco incrostato.
    Per disotturare gli scarichi, oltre ai prodotti chimici indicati che si trovano in commercio, si può usare una miscela di acido citrico e di bicarbonato in parti uguali, rovesciare il composto nello scarico e versarci sopra dell’acqua calda.
    Quando lo scarico inizia a gorgogliare, significa che la soluzione sta agendo. Badare bene di non rovesciare l’acqua troppo in fretta, altrimenti si ottiene una reazione chimica troppo esagerata.

    Cucina

    Il metodo per pulire la cucina è simile a quello per il bagno, in questa guida si esamineranno lavello, fornelli e forno. Per i mobili e ripiani si veda il paragrafo sul bagno.

  • Lavello:
    1: usare prodotti (sgrassatore e spugna) diversi da quelli del bagno, che si possano riporre in un posto comodo, per esempio sotto al lavello stesso;
    2: usare una spugna diversa da quella che si usa per i piatti, in modo da non contaminare piatti già puliti;
    3: liberare il lavello dagli oggetti sopra riposti, soprattutto controllare che non siano rimasti sul ripiano e nelle vasche piatti, posate o bicchieri lavati in precedenza;
    4: è consigliabile avere un tappo filtro, che si infila nello scarico del lavandino e serve a filtrare i residui di cibo senza bloccare l’acqua. Ne esistono anche per la doccia e per il lavandino del bagno. In questo caso, rimuovere il tappo filtro e buttare nel secchio dell’umido i residui di cibo che vi si trovano sopra;
    5: spruzzare lo sgrassatore, in entrambe le vasche, sul ripiano di scolo e sul rubinetto;
    6: procedere con la spugna eseguendo i movimenti descritti nel paragrafo dedicato al bagno, avendo cura di calcare bene attorno agli scarichi;
    7: sciacquare la spugna sotto l’acqua corrente e strizzarla più volte, per eliminare i residui di sgrassatore;
    8: ripetere i movimenti di prima con la spugna bagnata per eliminare le tracce di sgrassatore;
    9: prendere uno straccio e asciugare il lavello. Questo passaggio è particolarmente importante se si ha un lavello di acciaio, ed è fondamentale farlo subito dopo aver pulito, poiché altrimenti si rischia di lasciare degli aloni.

  • Fornelli:
    1: se si possiedono dei fornelli a gas, rimuovere prima le griglie e riporle in un posto sicuro dove non si rischia di urtarle e/o farle cadere;
    2: rimosse le griglie, pulirle una alla volta con uno straccio umido, avendo cura di passare tutti i lati;
    3: togliere i coperchi dei fornelli e spruzzarli con lo sgrassatore. Si possono pulire tutti insieme oppure uno alla volta. Se si puliscono tutti assieme, bisogna poi stare attenti a incastrarli bene quando li si ripongono al proprio posto;
    4: spruzzare lo sgrassatore sul piano in mezzo ai fornelli e passare la spugna sempre con gli stessi movimenti;
    5: sciacquare la spugna e ripetere gli stessi movimenti con la spugna bagnata;
    6: asciugare i fornelli e il ripiano con uno straccio;
    7: passare uno straccio umido sul coperchio dei fornelli per togliere eventuali schizzi.
    se si ha una piastra a induzione basta passarla delicatamente con un panno in microfibra o con la parte morbida della spugna, usando soltanto un po’ d’acqua.

  • Forno:
    Se si possiede un forno elettrico, può essere pulito con lo stesso sgrassatore che si usa per le altre superfici, invece per un forno classico seguire i passaggi elencati di seguito.
    1: preparare una tazza di acqua e una tazza di bicarbonato e unire il composto;
    2: intingere la spugna nel composto e stenderlo sul fondo, sulle griglie e sulle pareti interne del forno;
    3: lasciare agire il composto per un’ora e poi, sempre con la spugna, grattarlo via;
    4: dare una sciacquata con un panno umido;
    5: asciugare.
    Un altro metodo è usare al posto di acqua e bicarbonato acqua e limone, che ha il vantaggio di togliere gli odori.
    Con questo stesso metodo si possono pulire i fornelletti per il pane o il forno a microonde.
    Al posto dello sgrassatore si può usare una soluzione di acqua e aceto, che toglie il calcare senza macchiare. Inoltre questa soluzione, se spruzzata sugli stipiti delle porte, tiene lontane le formiche.

  • Specchi:
    Questo è un approfondimento che funziona per tutti gli specchi del bagno e delle stanze.
    1: dotarsi di un prodotto apposito per la pulizia dei vetri e spruzzarlo partendo dall’alto e da sinistra a destra fino ad arrivare in basso e coprire tutto lo specchio;
    2: passare uno straccio da sinistra a destra e dall’alto in basso facendo dei movimenti orizzontali per coprire tutta la superficie dello specchio. Se lo specchio è rotondo, procedere sempre dall’esterno verso il centro;
    3: passare uno straccio asciutto per asciugare lo specchio in modo che non rimangano aloni.
    In alternativa allo straccio, si può usare un asciugamano di carta che non lascia residui.

    Alcol denaturato
    Salviettine imbevute di alcol
    Vari tipi di guanti
    Spugna per bagno e cucina
    Guanto spugna
    Panni
    Tappi filtri
    Detergenti per il bagno, sgrassatore, anticalcare e WC
    Sgrassatore per cucina
    Detergente per vetri
    Asciugamani di carta
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